DISTURBO DELLA CONDOTTA

I Disturbi della condotta sono caratterizzati da comportamenti che si caratterizzano per aperte violazioni delle leggi, delle norme e dei diritti delle persone e per particolare violenza e aggressività. Un aspetto centrale è il ridotto livello di empatia e la scarsa attenzione per i sentimenti, desideri e il benessere degli altri. Nelle situazioni ambigue questi soggetti tendono a travisare le intenzioni degli altri, considerandole più ostili e minacciose del vero e reagiscono con un’aggressione che essi ritengono ragionevole e giustificata. La disregolazione della rabbia e i comportamenti aggressivi costituiscono uno degli aspetti problematici centrali nel Disturbo della condotta.

DISTURBO OPPOSITIVO-PROVOCATORIO

Il Disturbo oppositivo provocatorio si caratterizza per una modalità ricorrente di comportamenti ostili e di sfida, che non arriva però a violare le norme sociali e i diritti altrui. Rispetto ai bambini della stessa età mentale, questi soggetti presentano un’aggressività molto più invalidante e difficilmente modificabile. Sono arrabbiati, risentiti, insofferenti, non accettano l’autorità degli adulti e vi si ribellano. Il comportamento del bambino non è una semplice reazione alle azioni degli adulti, ma è una vera e propria messa in atto di provocazioni e sfide, con comportamenti di intenso disturbo, anche se non si è in presenza di vere e proprie forme di violenza.
Per la diagnosi di questo disturbo è importante considerare frequenza e intensità con cui i sintomi si verificano e la loro presenza in più contesti di vita (per esempio casa, scuola, sport) o con più persone, oltre a fratelli o familiari.